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Ero tentato di non datare questo scritto. Appartiene alle mie pagine dal sapore diciamo così più visionario. Mi piace ogni tanto assumere toni profetico-messianici. Mi diverto un sacco. E rileggendolo, mi sconcerta come alcuni riferimenti appaiano fatalmente datati, mentre certe considerazioni credo siano ancora assolutamente attuali. E aggiungo purtroppo...
Comunque, erano gli inizi degli anni '90. Redassi queste pagine in vista di una serie di incontri con le scuole e gli insegnanti nell'ambito di un megaprogetto sull'educazione alla salute condotto per conto dell'Iref Lombardia (attuale Eupolis). Fu un progetto epico. Forse per questo il tono... Non so più quante centinaia di operatori, della sanità e della scuola, ho incontrato in giro per tutta la Lombardia.
Il tema caldo era quello dell'Aids, e la sua prevenzione la strada maestra per veicolare soldi e progetti.
Il problema da affrontare era la percezione che gli insegnanti avevano del loro ruolo educativo in proposito, da non ridurre a una questione di informazioni sanitarie facilmente delegabili agli "esperti" del sistema sanitario. Per questo mi è venuto fuori un cipiglio del genere...
Fatta la tara del tono ed epurato dei riferimenti troppo contestualizzati, mi pare che questo breve documento, possa fornire spunti di riflessione ancora (maledettamente) attuali